I Know It’s Only a Case of Delayed Retirement But I Like It
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Mi trovo in difficoltà a dare un voto. Cosa dovrei giudicare, esattamente?
Gli Stones? Sono the greatest rock’n’roll band on earth.
Scorsese? Non credo ci sia qualcuno che non lo considera un maestro, a prescindere dal proprio grado di sopportazione nei confronti di Hollywood.
A dirla tutta, poi, ho guardato il video tra le cinque e le sette di mattina (insonnia…), quindi le mie capacità critiche erano forse un po’ annebbiate.
Si può opinare il fatto che siano ancora in giro nonostante defezioni & morti, ora che i sopravvissuti hanno il triplo degli anni di quando iniziarono, ed alla luce del fatto che quasi metà della loro carriera in fin dei conti è prescindibile. Allo stesso modo, si possono criticare i palchi mastodontici che portano in giro per il mondo per consecutive 24 pagine del calendario (ma bisogna riconoscere che sanno farlo con stile, a differenza per esempio di una certa band irlandese il cui nome è un codice alfanumerico).
Ma la verità è che rivederli, anche solo in video e non dal vivo, mi emoziona ancora.
Inoltre il loro ultimo album, A Bigger Bang, è considerato il migliore dai tempi di Some Girls (1978). A riprova del fatto che in questi casi non è l’età a rincoglionirti.
Le immagini del film risalgono proprio al Bigger Bang Tour: la band aggiunse due date a fine ottobre 2006 nel fantastico Beacon Theatre di New York appositamente per le riprese.
Le immagini di Scorsese &co. rendono giustizia alla bellissima scenografia (brass’n’wood, un certo sentore steampunk?), studiata per esaltare la band e mettere in secondo piano gli altri sidemen (sezione fiati, coristi…) ed i tecnici. Comme d’habitude chez les Rolling Stones. Scorsese del resto alimenta questa dimensione “eroica”, soffermandosi ossessivamente su Jagger, Richards e Wood e inquadrando Watts raramente e quasi per sbaglio. Per non parlare di Darryl Jones: suona regolarmente con gli Stones da quasi vent’anni ormai (dopo i vari Miles Davis, Eric Clapton…) ed è praticamente invisibile alle telecamere.
Nel commentare questo ‘rockumentary’ potrei fare la lista dei pezzi più riusciti e dei momenti topici, ma vi lascio il piacere della scoperta. E poi erano le cinque di mattina di una notte in bianco.
Ah, già: l’incipit è divertentissimo. Non che il resto sia noioso, ma vedere Scorsese alle prese con i Rolling Stones (oltre agli Stones alle prese con se stessi) è davvero spassoso.
Non dimenticatevi gli extra.
http://www.shinealightmovie.com/
Martin Scorsese
Shine a Light (2008)
libro + dvd
pp. 125, 122′, €18,9
Feltrinelli, 2008
Giudizio: 4/5.