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Brian Michael Bendis, Secret Invasion

Ho letto Civil War all’epoca della sua pubblicazione originale in Italia, nel 2007. Fu l’ultima saga della Marvel che seguii in tempo reale, ed era per me già un ritorno di fiamma. Di conseguenza, solamente il 31 agosto 2012 ho scoperto che il successivo megaevento marvelliano fu proprio Secret Invasion.

Il quale svela che, dopo il collasso del loro impero spaziale visto nella saga Annihilation, la razza di alieni mutaforma Skrull ha segretamente infiltrato il pianeta Terra, sostituendosi e prendendo le sembianze di alcuni umani che occupano posti chiave nella società—inclusi alcuni eroi.
Narrativamente Secret Invasion ci viene presentato come il naturale sviluppo della Guerra Civile, e strutturalmente è organizzato allo stesso modo: la vicenda principale è contenuta in una miniserie apposita, a cui si collegano le altre testate regolari (i tie-in), più altre miniserie e frattaglie assortite.
Senonché in questo caso la miniserie portante, che sarebbe poi il contenuto del volume, non è poi così “leggibile a sé” quanto si vorrebbe far credere. Sarà forse conseguenza della storia stessa, con i suoi risvolti segreti e complottistici; sarà che questa saga conivolge quasi esclusivamente i Vendicatori, che io non ho mai digerito (un supergruppo governativo, vi pare?…) e di cui non conosco quindi singoli membri e vicende personali, indispensabili per comprendere ogni sfumatura della storia; sarà che in questa più che in altre occasioni è necessario conoscere tutti i dettagli della trama, ovvero tutti i tasselli del grande mosaico. O ancora, sarà che Bendis stavolta sfoggia uno storytelling scricchiolante e poco efficace, tanto che solamente leggendo lo storyboard sono arrivato a capire più di un dettaglio che sulle pagine della serie era tutt’altro che chiaro. Per non parlare dell’irritante frequenza dei non sequitur, delle frasi spezzate, dei dialoghi senza senso… Suvvia, questo dovrebbe essere l’evento principale del mondo Marvel for the time being, e si risolve invece in una miriade di episodi eseguiti male?
E che dire del fatto che buona parte della mini consiste nel chiamare in causa il più grande numero possibile di supereroi & supercriminali per poi farli incazzare sempre di più, in un crescendo che vorrebbe essere epico e risulta solamente ridicolo, costellato com’è di momenti in cui nessuno può fidarsi di nessuno?

Oltretutto, proprio questa idea portante mi sembra in fin dei conti una riproposizione dell’espediente narrativo di Civil War: la trovata di quella saga era di mettere gli eroi contro gli eroi, spezzando famiglie, amicizie, gruppi e dinamiche consolidate, e forzando i personaggi a trovarne ex-novo sul momento. In Secret Invasion, invece… anche.
Con la differenza che gli schieramenti finiscono semplicemente per disintegrarsi, dato che gli invasori Skrull hanno trovato il modo di non farsi sgamare.
Ci sono in verità alcune trovate divertenti: ad es. la scena in cui un gruppo di eroi scoperchia una navicella Skrull e si trova davanti… gli eroi Marvel dei seventies! Ma la mia impressione è che la potenzialità di questa vicenda non sia stata sfruttata appieno.

Ho apprezzato moltissimo, come tutti, il ciclo di Bendis su Daredevil, ma temo che in questa saga abbia mostrato alcuni punti deboli; e non tanto nell’orchestrazione del piano generale dell’opera, che sarebbe stato perdonabile, quanto nella narrazione dei singoli episodi, cosa inaccettabile da parte di un grande storyteller della Marvel.

Sono sempre stato vagamente allergico alle megasaghe marvelliane: odiavo il modo in cui le serie che seguivo venivano scaraventate in un quadro narrativo più ampio, spesso pretestuoso, e incomprensibile se non seguendo tutti gli sviluppi dell’evento. Per questo, anche per questo, le mie testate preferite sono sempre state Devil & Hulk (due personaggi che, per motivi diversi, spesso non venivano coinvolti in questi eventi; senonché poi è arrivato World War Hulk…) e quelle mutanti. Che, guardacaso, non ebbero nulla o quasi a che fare con Secret Invasion.
Ah, dimenticavo: nell’ultima pagina di Secret Invasion vengono poste le basi per la saga successiva, Dark Reign… no comment.
Se non altro quello str**** filo-Cheney di Stark ha avuto il benservito.

Per la cronaca, ho letto questo volume grazie ad un prestito di terza mano: era stato prestato a mio cugino da un amico.

Brian Michael Bendis
Secret Invasion (2007)
disegni di Leinil Francis Yu
pp. 272, €10
RCS, 2011

Giudizio: 2/5.