“Giù in città avevo già visto la morte in faccia tre volte, e quella primavera stavo per incontrarla di nuovo”. L’incipit, come si dice, è fulminante, e l’intera prima pagina è memorabile. Purtroppo è seguita da uno dei brani più pretenziosi che mi sia capitato di leggere recentemente: un monologo in cui New York City […]
“Era quella un’epoca baffuta”. Virginia Woolf, The Old World Credo di avere un problema con le prefazioni che la Woolf ha scritto per le opere jamesiane: avevo già letto l’introduzione al volume delle Storie di fantasmi curato da Leon Edel, e ho trovato quella come questa noiosa, poco brillante. Forse il mio errore consiste nell’averla […]
Il soprannaturale jamesiano. Premessa Gli studi jamesiani erano così promimenti nel mio dipartimento di anglo-americano che ben tre esami del mio curriculm includevano Henry James: uno era monografico, un secondo analizzava storia ed istituzioni degli States attraverso le opere dei fratelli James… Ho quindi sviluppato un persistente e malcelato odio per il romanziere. Conservo ancora, […]
Henry James’ last ghost story, and his finest since The Turn of the Screw, is also his final meditation on some of his most personal concerns: the international theme, the American who goes back after a long period spent in the Old World, and his impressions of a rapidly changing country that at the turn […]
Jamesian studies in my department were so strong that three courses of my curriculum dealt with Henry James, of which one was monographic and a second analyzed American history and institutions through the works of the James Bros. (I shan’t dwell). As a consequence I developed a barely-concealed and strong dislike for the novelist. On […]
‘A most wonderful, lurid, poisonous little tale’. – Oscar Wilde (being not a proper comment, just notes to be read after the story). I’ve always enjoyed the anecdote that inspired James to write this novella. On January the 10th, 1895, he was hosted by the Archbishop of Canterbury, Edward White Benson, at Addington Park (the […]
Nel suo Critica della democrazia occidentale, l’antropologo anarchico David Graeber ricorda che le comunità dei pirati atlantici nel XVIII secolo furono per certi versi una formulazione precoce di quelle che oggi ci piace definire, a volte solo formalmente, come democrazie occidentali: “Era lo spazio perfetto per un esperimento interculturale. Di fatto, non c’era a quel […]
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“Edwin Boomer conduceva la vita più letteraria che si possa concepire”. Conosco solo indirettamente la produzione poetica della Bishop (più di una delle mie compagne di università l’hanno letta) ma quando ho scovato questo libretto sugli scaffali della biblioteca mi è sembrato una perfetta lettura estiva. Il mare e la sua sponda Edwin Boomer, protagonista […]
“Una riga per l’ambiente, una per la cronaca più o meno nera, una per l’epilogo a sorpresa”. Ho scoperto l’esistenza dei romanzi in tre righe, e del loro autore, grazie ad una menzione di Matteo Codignola nel suo Un tentativo di balena. Quel libro parla dello spettacolo teatrale di 15 minuti che Roberto Abbiati ha […]
Un libro delizioso, sorretto da una prosa originale & seducente. Ho l’impressione che se dovessi scrivere un libro sarebbe molto simile a questo, per spirito, tono, uso delle fonti. Ma questo non interessa a nessuno. Il casus belli è Una tazza di mare in tempesta, lo spettacolo che Roberto Abbiati ha tratto da Moby Dick, […]
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